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Esploratore Estremo www.mauriziodoro.it maur.doro@gmail.com

Report in Diretta

17  Luglio, ore 09:15

Pronti?


Il materiale è pronto nella tana del Naturaider, tutto è ancora in vista, bene in vista, per creare energia e farmi avvolgere come una sorella che ti aiuta. Ti consiglia e ti dà coraggio in un momento speciale. Tra qualche ora s’imballa tutto, come un grande sipario che si chiude dopo mesi di prove sul palco tra il disordine e i continui “ciak”. Domani la partenza verso Ankorage. Il  nuovo spettacolo sta per cominciare

18 Luglio, ore 11:45
Partito!


Maurizio è partito, questa sera sarà a Milano e domani mattina, volo su Francoforte e poi direttamente Ankorage (Alaska). Da qui con un piccolo aereo raggiungerà il piccolo paese si Yakutat.

Tanti auguri e buona avventura.
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20  Luglio, ore 10:00.

Dopo un lungo viaggio e soste noiose in diversi aeroporti, Maurizio è arrivato questa mattina  alle ore 03:30 (h 17:30 locali di Martedì) nel piccolo villaggio di Yakutat. I controlli sul suo bagaglio sono stati molto severi e anche la sua MTB è stata disinfettata, ma tutti sono molto gentili e incuriositi.
Il tempo oggi è nuvoloso.


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20    Luglio, ore 12:35

Prime impressioni e pensieri di Maurizio.

La costa a guardarla dall’aereo fa veramente paura e chiama grande rispetto.
Immensa e tenebrosa.
Fiumi e ghiacciai che si lanciano nell’oceano interrompono la mia linea immaginaria che seguirò nei prossimi giorni.




Sorvolando ho intravisto tra le nuvole il ghiaccio sopra la baia di Yakutat e mi senbrava molto vicino al fiordo. Non è un buon segno perchè divide in due il mare e crea una sorta di strozzatura che fa muovere l’acqua molto velocemente da una parte all’altra quando ci sono le maree e naturalmente mette in moto tutti i pezzi di ghiaccio che si staccano dal fronte.
Iceberg grandi come un condominio e sicuramente per il mio piccolo canotto non è una cosa sana perchè verebbe spazzato via in un attimo.
La mia idea è quella di circumnavigare il fiordo passndolo da destra.
Domani cerco qualche informazione sicura o lo sorvolo con un piccolo aereo.


Vado a dormire in una cabin.
Qui sono le 22.11 di martedì.

Ciao Mauri
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21 Luglio, ore 09:20

Buon giorno



Sento il fuso orario, che si differenzia di 10 ore in meno rispetto all'Italia.
Ho dormito come un ghiro con il berretto tirato sugli occhi, infatti qui c'è luce per gran parte della giornata.
Verifico nei prossimi giorni quante ore di luce ci sono, perche` sono crollato quando era ancora giorno 23:00 e mi sono svegliato prestissimo prima delle 5 che c'era già luce.


Oggi (20/07 Alaska) sono andato al villaggio di Yakutat che dista 5 miglia da dove sono alloggiato (600 abitanti). La strada è piatta e larga che stanno asfaltando con precisione, ci sono pure degli uomini che fanno da semaforo all'inizio e fine asfaltatura per controllare e bloccare le macchine e farle procedere a senso
alternato....potete immaginare che traffico.
Sono andato alla sede dei Ranger del Wrangell National Park per capire com'è la situazione dei
ghiacciai, dei fiumi e delle spiagge che io cercherò di passare.


Il mio progetto iniziale prevedeva di circumnavigare il fiordo Russell passando a dx seguendo il passaggio fino all'imponente ghiacciaio Hubbard.
Mi hanno assolutamente sconsigliato perché quest'anno è molto vicino alla punta del fiordo, circa 400 metri, e dal suo fronte si staccano parti di parete alte anche 200 metri, per cui immaginate il movimento d'acqua che può provocare una frana di quelle dimensioni. Trovarsi nelle vicinanze sicuramente non sarebbe una bella situazione.
Mi fanno vedere una spettacolare foto fatta dall'aereo che mostra proprio la pericolosa strozzatura.
Sono assolutamente convinto di non seguire più quella linea anche se perderò la possibilità di ammirare e respirare l'energia di una delle tante meraviglie del nostro pianeta.


Adesso vado verso il porto e poi giro negozi per rifornirmi di cibo e materiale necessario per la mia
avventura.

Ciao a tutti, Mauri

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21 Luglio, ore 15:00

Al piccolo porto del villaggio poche anime rendono questo luogo molto suggestivo e quasi si entra in meditazione aiutati dalla visione sullo sfondo e tra gli alberi delle imbarcazioni della spettacolare catena di montagne completamente innevate, tra tutte spicca la decisa punta del monte Sant Elias che con i suoi 18.008 piedi è la terza montagna più alta dell'America del Nord.


Questa e` una zona ricca di pesci di vari tipi e misure gigantesche, tutti della famiglia dei salmoni.
E` un ritrovo molto speciale questo, infatti il turismo principale è proprio fatto di pescatori che si divertono visitando i luoghi più remoti raggiungendoli anche con piccoli aerei taxi e qui combattono tra loro a suon di lenze per immortalare in una foto la preda record e mostrarla come trofeo agli amici quando torneranno a casa.

In un piccolo negozio, ma ben fornito, ho comperato del cibo, del combustibile per il mio fornello e delle armi per gli orsi, dei campanelli e una sorta di piccolo estintore che sputa violentemente un getto al pepe che infastidisce e fa scappare gli orsi, spero non sia necessario.
Non porterò tutto il cibo con me, ho conosciuto per caso una famiglia che abita in un grande capannone vicino all`aeroporto. Abbiamo passato alcune ore insieme, perché Bob pratica Kayak e conosce molto bene il fiordo, naturalmente ho affondato le mie domande nella sua esperienza mentre Teen, la moglie, ci preparava il caffè. Poi le domande sono passate reciprocamente alla nostra vita privata e ci siamo mostrati il dolce frutto della nostra esistenza. Io conservo la mia compagna e nostri cuccioli nella macchina fotografica.


Si apre una piccola porta che dalla sala da su un gigantesco garage, un immenso capannone dove è
contenuta la passione-lavoro di Bob, barche, kayak, aerei. Lui organizza viaggi e tours sia in acqua che sorvolando i ghiacciai.


Bob si e` messo a disposizione e porterà una parte del mio cibo a Cape Yakataga. Sulla spiaggia ci sono tre vecchi containers utilizzati dai Rangers che qualche volta si accampano per controllare l'ambiente e gli animali.
Troverò qui le mie provviste la prossima settimana.
Sono le 22:28 di mercoledì, il fuso orario si fa sentire e forse è meglio che vada a riposare.

Ciao, Mauri.
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22 Luglio, ore 10:00

Ieri mattina alle h 8:30, locali, Maurizio ha lasciato il piccolo villaggio di Yakutat per dirigersi a sud verso Harlequin Lake.


A mezzogiorno e circa 50 km di pedalata è arrivato a destinazione.
Questa uscita serve a Maurizio per testare il materiale e bilanciare bene i pesi sulla sua bici.
Dall'ultima rilevazione di posizione ( h 22:00 locali ), Maurizio si trova ancora vicino al lago e sicuramente si accamperà lì, per poi tornare domani a Yakutat.




In questa nuova avventura potremmo seguire Maurizio solo con il suo rilevatore satellitare di posizione, che traccerà per noi la sua " linea immaginaria", ma noi, conoscendolo bene, sappiamo che farà tutto il possibille per poterci inviare durante il suo viaggio i suoi racconti e delle spettacolari foto.

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23 Luglio, ore 10:40

Maurizio in questo momento ( h 00:30 locali di sabato) sta risalendo il Russel Fiord per una prima esplorazione e per cercare un punto per poterlo attraversare con il canotto. Un passaggio che sia sicuro e che lo porti sulla costa sx del fiordo. Sicuramente dovrà tenere conto delle maree e valutare il momento migliore per non essere travolto e spinto verso il largo della baia di Yakutat, o risucchiato e trascinato verso la base del ghiacciaio Hubbard.


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23 Luglio, ore 20:30

Maurizio sta ancora risalendo il Russell Fiord alla ricerca di un punto favorevole per passare sulla sponda opposta. Sono appena le ore 10:30 ( locali ) e con tutto il giorno a disposizione ritornerà al villaggio di Yakutat con le idee ben precise. Con il suo rilevatore satellitare ci invia regolarmente un piccolo messaggio e dice che tutto procede bene.





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24 Luglio, ore 14:30

Nuovo " Short Message": Tutto procede bene. Alle ore 21:30 locali, di sabato 23, Maurizio è
arrivato nelle vicinanze della base del ghiacciaio Hubbard.




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24 Luglio,ore 21:40

Dopo una sosta di alcune ore per riposare, Maurizio continua il suo avvicinamento alla base
del ghiacciaio Hubbard. Purtroppo non possiamo avere novità su come sta andando questa sua
esplorazione.
L'ultimo messaggio è arrivato alle ore 10:20 (locali), confermando che tutto procede bene.



Come sempre chiediamo a tutti i suoi amici di lasciare un messaggio di incoraggiamento per
Maurizio, nello spazio in fondo a questa pagina e di seguire la sua " Traccia Immaginaria" che sta
disegnando anche per noi.

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25 Luglio, ore 23:40

Questa mattina alle ore 09:22 ( locali ) Maurizio e approdato sulla sponda sx del Russell Fiord. Il tempo per attraversare in quel punto del fiordo è stato di circa un'ora e mezza.


Anche se meno di 6 km era la distanza tra le due sponde, la pericolosità del momento avrà fatto prendere a Maurizio molte più precauzioni. Sgonfiato il canotto e caricato tutto sulla sua MTB sta ritornando verso
l'oceano per poi continuare a salire verso nord e seguire la sua "Linea immaginaria".



Ore 11:25 Short Message. Tutto procede bene!

Ore 13: 25. Maurizio sta per affrontare un primo pericoloso passaggio di una colata di un ghiacciaio. Acqua, fango e sassi trasportati da questi fiumi che si riversano violenti nell'oceano.




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26 Luglio, ore 14:00

Ultimo rilevamento satellitare di Maurizio ore 22:31 del 25/07. Adesso si trova su una spiaggia della baia di Yakutat con alle spalle il lago di Malaspina.
Lago formato dalle colate del Malaspina Glacier.
Maurizio e fermo da diverse ore in quella zona e si sarà accampato lì per passare la notte.



Pur trovandosi in una situazione nuova per lui, Maurizio è riuscito spedirci alcune foto affidate ad una persona incontrata lungo la sua " linea immaginaria".

Che possiamo......dire Grande Maurizio.





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27 Luglio, ore 17:10

Da un primo calcolo Maurizio ha percorso fino adesso tra i 120/140 chilometri, sia in bici che con il canotto. L'ultimo rilevamento satellitare e delle ore 21:30 di martedì (locali), e Maurizio si trova ancora nelle vicinanze dell'immenso ghiacciaio di Malaspina.



Il prossimo passaggio pericoloso (20km circa) sarà una colata molto vicina al ghiacciaio per cui molto pericolosa. Staremo a vedere cosa farà Maurizio, se guadare la colata o gonfiare il canotto e superarla dall' oceano. Poi dalle foto satellitari la spiaggia sembra tutta libera fino al prossimo grande ostacolo la Icy Bay.

Info.
Il ghiacciaio di Malaspina (ca. 3500 km²) è di tipo pedemontano dell'Alaska meridionale,
esteso sul versante meridionale del monte Sant Elia. E' il più grande ghiacciaio pedemontano del mondo, così grande, in effetti, che lo si può vedere nella sua interezza solo dallo spazio; lungo ca. 42 km, è formato da numerose lingue glaciali che, scendendo verso la baia di Yakutat ( golfo dell'Alaska), si riuniscono in una unica grandiosa calotta.
Il ghiacciaio Malaspina prende il nome dall’esploratore e navigatore italiano Alessandro Malaspina,
che lo scoprì nel 1791.


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28 Luglio, ore 22:40

Ore 09:30 ( locali ) Maurizio a deciso di guadare la colata del ghiacciaio.


Come si vede dal suo rilevamento satellitare ha dovuto rifare il guado diverse volte per poter portare tutto il suo materiale sulla sponda opposta. Verso le h11:00 Maurizio si è rimesso in viaggio seguendo la sua " linea
immaginaria" che lo porterà a Point Riou.


Chi volesse lasciare un messaggio di saluto e incoraggiamento a Maurizio puo farlo nello nello
spazio (Posta un commento) in fondo a questa pagina.

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29 Luglio, ore 11:20

Ore 22:00 28 luglio. Maurizio è arrivato a Point Riou sulla Icy Bay.


In questo momento sta comunicando con noi grazie ad un collegamento internet da una baracca dove sono bivaccati dei geologi che stanno studiando il ghiacciaio.
Ci scrive, telegrafico, che tutto procede bene e che sta cercando di spedirci delle foto. La sua preoccupazione è adesso l'attraversamento della baia piena di iceberg.
Maurizio scrive:" questa notte ci penso perché è troppo pericoloso, e fare un'attraversata cosi lunga mi mette troppo a rischio, se mi viene addosso un pezzo di iceberg potrebbe ribaltarmi o tagliare il gommone, non so se voglio rischiare così tanto.
Ho già provato l'esperienza dell'acqua fredda, attraversavo senza bici con lo zaino in spalla e sono caduto un una buca in mezzo al fiume che mi ha travolto completamente, mi sono aggrappato ad un tronco, ma non ti dico come tremavo, fortuna che avevo il Goretex tutto chiuso con gli elastici ai polsi e alle caviglie.


Stanno arrivando le prime emozionanti foto.
Rimanete sintonizzati che presto saranno pubblicate.

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29 Luglio, ore 17:45

Appunti di viaggio e le nuove spettacolari foto inviateci, dalla Icy Bay, da Maurizio







Un giorno mentre stavo pedalando sulla spiaggia in lontananza ho visto qualche puntino che si muoveva, mi avvicino a circa 300, 400 metri vedo orsi, saranno stati 12, 15 non avevo neanche saliva in bocca non sapevo cosa fare. Mi sono fermato vicino ad un albero secco sulla spiaggia ed ho acceso un fuoco nella speranza andassero via vedendo il fumo, ma va anzi me ne sono arrivati alle spalle 2, ma quando mi hanno visto ed io ho gridato per farmi notare sono andati via.
Ho dovuto accamparmi lì per la notte. Alla mattina un orso con un manto nero mi sfiora tranquillo.
Io no!!  Sono riuscito a fare dei filmati.




Ieri ho portato la bici e camminato per tutto il giorno, circa 12 ore, dalle 8 di mattina alle 8 di sera.
Una spiaggia di pietre, la più piccola era come un pallone da calcio, avrò fatto forse 10 km.




---- Non mi lamento sono qui per questo, per confrontarmi, conosco le regole del grande nord, o ci stai
o torni a mani vuote, qui non bari.
Ne più ne meno di quanto mi aspettavo.
Piu della fatica, piu della paura, piu dell'esistenza senza senso.
Forse ho esperienza? Forse non mi conosco abbastanza?
Piano piano ne farò prezioso raccolto per trasmetterlo spero un giorno hai miei figli. -----


Ha piovuto per 3 giorni di seguito ed ero tutto fradicio, alla sera accendo un fuoco con fatica, mi ci
vuole anche più di un'ora e in qualche modo riesco ad asciugare, ma tutto puzza di fumo.
Poi dormo pochissimo perché cerco di tenere acceso il fuoco tutta la notte con la tantissima legna
bagnata che raccolgo sulla spiaggia.


Ho superato diversi torrenti che vanno verso l'oceano con il gommone. Preferisco sempre risalirli
sulla loro sponda e cercare un punto largo dove la corrente è meno impetuosa per non venir travolto
dalla loro voracità e portato alla foce in balia delle onde dell'oceano. Questo mi costa tempo, ma è
la cosa che ritengo più sicura. Gonfiare e rimettere tutto a posto mi porta via da una sponda all'altra
almeno 20 minuti per ogni sponda.


Un giorno ho perso anche il trasmettitore satellitare di posizione in una attraversata sulle rocce, la bici mi è caduta e quando me ne sono accorto mi è venuto un colpo. Ho lasciato tutto ho preso lo spray anti orso e sono corso all'impazzata indietro per circa 10 minuti, con il pensiero che qualche orso giocasse con il mio materiale lasciato incustodito, sono caduto anche un paio di volte dalla foga sui sassi. Poi quando ero sul torrente e non vedendolo mi sono demoralizzato, ma mi sono detto "attraverso e faccio un giro dietro quelle rocce"..... era proprio lì che mi aspettava.... che fortuna... e poi via indietro nella speranza che tutto fosse ancora lì. Sotto la pioggia ho pianto tanto per un errore che non avrei mai dovuto commettere.



I piedi sono sempre bagnati e alla sera mi fanno male perché sono mollicci dalle tante ora rimasti in
ammollo e oramai alcune unghie sono nere.

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   30 Luglio, ore 10:00


Ore 21:10 (+ 10 in Italia) 29 luglio. Nuovo messaggio da Maurizio: "Tutto procede bene"-



Maurizio ha attraversato la Icy Bay. Da un calcolo dei tempi del suo trasmettitore di posizione satellitare, l'attraversata è stata molto veloce e si può dedurre, finche non ci scriverà come è andata, che abbia trovato una barca con cui traghettare con sicurezza la pericolosa baia piena di iceberg.





Prossimo punto per Maurizio è raggiungere Cape Yakataga e il vicino piccolo aeroporto dove troverà i suoi rifornimenti.
Pur con un collegamento non molto veloce e instabile Maurizio è riuscito spedirci ancora delle foto per far vivere, sognare anche noi la sua avventura e vedere tracciata " La Linea Immaginaria".


Rimanete sintonizzati.

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30 Luglio, ore 23:30

Ore 12:30 (locali) 30 luglio. Maurizio si sta avvicinando a Cape Yakataga dove troverà i sui rifornimenti.









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31 Luglio, ore 08:45

Alle ore 21:26 (h07:26 in Italia) Maurizio con un nuovo messaggio ci conferma che tutto procede bene.








Dopo aver passato Cape Yakataga e il piccolo aeroporto lì vicino, Maurizio prosegue il suo cammino verso
nord dove lo aspettano alti impegnativi passaggi seguendo la sua "Traccia Immaginaria"




 



Da un calcolo approssimativo Maurizio a percorso circa 250/270 km ed è a meta del suo viaggio.

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31 Luglio, ore 16:45

Dopo l'ultimo messaggio dal suo trasmettitore satellitare di posizione, Maurizio non si è più messo in viaggio. Si trova a circa 25 km a nord di Cape Yakataga. Sicuramente si è accampato su quella spiaggia per la notte, erano le ore 21.30 locali del 30 luglio.

Mentre Maurizio riposa noi possiamo ammirare queste nuove emozionanti sue foto.









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01 Agosto, ore 10:05


Dalle ore 22:00 ( + 10 in Italia ) del 31 luglio, Maurizio è fermo su una lingua sabbiosa formata
dalle colate del Bering Glacier. Come si può notare, dalle foto satellitari, queste colate hanno
formato un grande lago e un fiume che scarica piccoli iceberg, sassi e fango nell'oceano.



In un primo momento questo fiume può sembrare stretto, ma da una misurazione in certi punti supera
i 400 metri. Quando Maurizio riprenderà il viaggio staremo a osservare dove la sua " Traccia Immaginaria" lo guiderà per passare sul lato opposto di questo nuovo ostacolo.


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02 Agosto, ore 02:00


Maurizio, dopo aver attraversato con il canotto il fiume che esce dal lago creato dal Bering Glacier, ha ripreso seguire la sua " Linea immaginaria" e dopo 25 km si trova nelle vicinanze della Controller Bay. E' da un poco che è fermo, forse per gonfiare e caricare sul canotto la bici e tutto il suo materiale usato per l'avventura.
Maurizio in questo momento ha poche alternative per proseguire il viaggio, o seguire la costa paludosa e melmosa o usare le isole, che si trovano nelle baia, come "ponte" per diminuire di rimanere troppo il balia dell'oceano sul suo piccolo canotto.

Rimanete sintonizzati.




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   03 Agosto, ore 09:30

Dopo una lunga sosta, nelle vicinanze della Controller Bay, Maurizio si rimesso in viaggio per superare la baia. Saltata la prima grande isola, la Kayak Island e la successiva Wingham Island, Maurizio ha puntato direttamente su un isolotto in centro alla baia, distante dalla costa 6 chilometri.




Dopo due ore di attraversata è arrivato, con il suo canotto, su questo isolotto formato da sedimenti
portati dai fiumi e le colate dei ghiacciai che si riversano nella Controller Bay.

In questo isolotto, Maurizio si è accampato per passare la notte. Sono le ore 21:45 del 2 agosto ( + 10 in Italia ) e dal suo trasmettitore satellitare arriva un messaggio "Ok. Naturaid Alaska tutto procede bene io sto
bene".




 


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05 Agosto, ore 09:00

Dopo quasi due giorni di sosta su un isolotto di fango in mezzo alla Controller Bay, Maurizio è riuscito arrivare sull'isola di Kanak e poi ritornare sulla costa.



Non sappiamo quale siano stati i problemi che hanno costretto Maurizio rimanere così tanto su quell'isola, ma possiamo immaginare la situazione di criticità. "Un'isola" di fango senza nessuna protezione per il vento, niente alberi e rocce, soggetta a continue variazioni di superficie causa le maree. Con il suo trasmettitore satellitare di posizione inviava regolarmente il messaggi che tutto procedeva bene.


In questo momento, ore 21:30 del 4 agosto, Maurizio si trova sulla costa e sta per affrontare l'ultima parte del suo viaggio.
Ancora un grande ostacolo lo separa dalla piccola città di Cordova, il Copper River Delta, dove metterà l'ultimo punto della sua " Linea Immaginaria".


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05 Agosto; ore 17:10

Ancora pochi chilometri per concludere questa sua nuova avventura. Facciamo sentire a Maurizio
tutto il nostro "calore" scrivendo un messaggio (in fondo a questa pagina) di incoraggiamento e per ringraziarlo di queste nuove emozioni. Maurizio ci ripagherà con nuove foto ed appassionanti racconti.





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07 Agosto, ore 11:00

Alle ore 22:13 del 6 agosto ( locali), Maurizio ha inviato un messaggio che tutto è ok!. Dopo
aver abbandonato la costa sta cercando di avvicinarsi al Copper River Delta.




Vista la sua lenta progressione si può immaginare che l'ambiente paludoso rallenti di molto il suo viaggio.



Arrivato vicino al delta, Maurizio lo risalirà fino ad un punto dove sarà possibile guadarlo con sicurezza,
oppure si spingerà ancoro di più nell'entroterra fino a incrociare una "strada" per poi puntare su Cordova.

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08 Agosto, ore 19:30

Maurizio prosegue la lenta risalita del Copper River Delta. Un ambiente paludoso con mille
canali e fiumi che si immettono nel grande delta e per Maurizio è un continuo guadare.




Da una misurazione sommaria mancano circa 25 km per poter incrociare la Copper River Highway, oppure
se Maurizio decidesse di attraversare il delta passando per la Long Island i chilometri sarebbero all'incirca gli stessi, ma incrocerebbe la strada a metà del delta.


Ancora pochi giorni e "La linea Immaginaria" che Maurizio sta seguendo lo porterà alla sua meta.

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10 Agosto, ore 03:45

Maurizio è stato recuperato alle ore 13:20 di martedì (in Italia le 23:20) da un elicottero della
Guardia Costiera di Juneau in mezzo alla palude del Copper River Delta.





Alle ore 10:04 ci aveva inviato un messaggio che tutto procedeva bene, ma 40 minuti dopo è arrivato il primo preoccupante messaggio di richiesta d'aiuto.
Abbiamo atteso una sua comunicazione positiva, ma invece iniziava ad arrivare regolarmente il messaggio "

HELP! HELP! HELP! I HAVE A BIG PROBLEM- Difficoltà ho bisogno di aiuto".


Subito ci siamo messi in contatto via email con sede dei Ranger del Wrangell National Park, ed esattamente con il ranger Jared Fundeburk. Jared si attivava subito chiamando la Coast Guard di Juneau che procedeva ad alzare in volo un elicottero con destinazione le ultime coordinate spedite da Maurizio con il suo trasmettitore di posizione satellitare. Il fatto che Maurizio continuava spingere quel tasto ci rassicurava che le sue condizioni fisiche e mentale fossero ancora buone. Il tempo non passava mai, mentre Jared ci dava il contatto diretto con la guardia costiera per poter avere notizie fresche. Dall' elicottero comunicavano
che continuavano verso le coordinate di Maurizio. Sono le ore 13:29 di martedì 9 agosto, una comunicazione da Jared:
"the coast guard has located him and are hoisting him onto the helicopter.They do not know what happened or of any injuries. I'll keep you in touch".
Maurizio è al sicuro sull'elicottero con i ragazzi della guardia costiera, ma non sappiamo niente delle sue condizioni fisiche.

Sono momenti di tensione, quando alle 0:55 di mercoledì 10 agosto ( in Italia ) ci arriva una mail dalla sede della Guardia Costiera di Cordova con oggetto: SONO A CORDOVA.


E' Maurizio che scrive!!!
Sono stato soccorso dall'elicottero, perché per me era impossibile proseguire. Dopo 15 giorni di pioggia la palude era impraticabile, ero solamente a 5 km dalla strada, ma erano due giorni che non mangiavo con la testa che a volte mi girava. Sono caduto 2 volte nell'acqua tra i rami e tronchi ed allora ho pensato che era arrivato il momento di finire la mia avventura. Ho un bellissimo ricordo di quello che ho fatto e capito la mia forma interiore ancora più profonda. Non è stata una solita avventura, ma una vera visione della mia esistenza e il rapporto con la vita. Adesso non vedo l'ora di tornare a casa da Lisa e dai nostri orsetti. Sento molto la loro mancanza, e in questo momento ho bisogno de loro calore.
Sono qui con dei ragazzi molto in gamba, sono proprio come nei films.

Ciao e grazie a tutti voi, Mauri.

Dopo un momento di commozione ed avvisato alcune persone, scriviamo ai nostri nuovi amici
in Alaska due e-mail di ringraziamento per l' aiuto che ci hanno fornito recuperando in buone
condizioni Maurizio, il Ranger Jared Fundeburk e la Guardia Costiera di Juneau.

Rimanete sintonizzati, Maurizio avrà molto da raccontarci.


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10 Agosto, ore 22:50

Mercoledì 10 Agosto 2011 alle ore 09:53 (19:53 in Italia) Maurizio ha disegnato l'ultimo punto
sulla città di Cordova della sua "Linea Immaginaria".


Anche se l'ultimo tratto non lo ha concluso come voleva lui, causa la situazione drammatica che si era configurata ieri, la sua è stata una grande avventura che ha fatto rimanere anche noi con il fiato sospeso fino alla fine. In queste ultime ore tante persone hanno chiamato preoccupati della situazione di pericolo in cui si era trovato Maurizio, e tra questi i moltissimi amici della Sardegna, terra che lo ha adottato come suo nuovo figlio, e hanno aspettato fino a notte inoltrata la notizia del suo recupero dalla palude del Copper River
Delta.
In questo momento Maurizio è ancora a Cordova e ci sta inviando nuove foto, e tra queste anche le ultime scattate prima della decisione di chiamare aiuto.
Rimanete sintonizzati, Maurizio ci farà vivere nuove emozioni.


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10 Agosto, ore 23:15

Seguendo


e tracciando
"La Linea Immaginaria"


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11 Agosto, ore 01:30

Ecco le nuove ed emozionanti foto di Maurizio inviateci da Cordova.
Le prime sono della situazione critica che farà decidere a Maurizio di richiedere il suo recupero dalla palude del delta, inviando un segnale di aiuto dal suo rilevatore di posizione satellitare.
Poi seguono quelle più rilassate all'interno della sala operativa e hangar della Guardia Costiera.














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Mentre Maurizio sta viaggiando per rientrare in Italia, domani sera alle 22:30 sarà a Cagliari,
pubblichiamo delle nuove foto della sua avventura.

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Cagliari 12 Agosto, ore 21:30
Bentornato Maurizio!



8 commenti:

  1. Grazie Maurizio, mi sono emozionata tantissimo. Era da molto tempo che non vivevo un momento così intenso.
    Anna

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  2. Super, sei troppo avanti.
    D.M Milano

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  3. E' stato bellissimo leggere il repor, ho avuto l'impressione di essere presente e toccare quella costa selvaggia.
    Sei il nuovo biker esploratore dei nostri tempi.
    Flavio Biker. PD

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  4. Sto ancora in trans. Incredibile.
    Ti invidio. Complimenti.
    Pino

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  5. Chi ti segue da anni come me può ritenersi MOLTO MOLTO fortunato. Oggi è morto un Grande Esploratore Scrittore Walter Bonatti..... tu sei l'erede moderno. Ci fai vivere forti sensazioni e toccare con mano le emozioni più nascoste.
    Ho letto tutto di te.
    Con grande ammirazione. Gianni F. Torino

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  6. Mitico. Grande Uomo.
    Umberto Milano

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  7. Mi sono commossa ed ho sentito il forte desiderio di dirti grazie per questo forte momento.
    Sei unico.
    Marta

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  8. ..azzo... mai visto una cosa del genere in MTB e in solitaria!!!!!.... dove trovavi poi la voglia di fare tutte quelle foto?
    Il film è unico.
    Non ho parole
    Complimenti
    Gian

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